In difesa del Fratello Caino
Spettacolo teatrale di e con Alice Corni
Sabato 17 Maggio
Teatro Incontro - Via Caprilli 33, Pinerolo (TO)
Ore 21,00 Ingresso € 10,00
per Info e prenotazioni Telefono: +39 360 77 19 93 | Email progettovista2024@gmail.com
“In difesa del fratello Caino” di e con Alice Corni,
uno spettacolo la cui genesi creativa si fonda sulla rielaborazione di un lutto personale, sublimato in una storia allegorica che oscilla con agilità tra sferzante ironia e commozione.
...È il giorno del giudizio. Nella Valle di Josafat si apre il processo per il primo crimine commesso nella storia dell’umanità: l’assassinio di Abele per mano del fratello Caino.
Appare Adamo, prologo dell’atto d’accusa, che narra la tragica vicenda per poi lasciare la parola all’avvocato della difesa. Dopo una breve arringa iniziale, l’avvocato accompagna i signori della corte, il pubblico, in un percorso dialettico atto a raggiungere l’assoluzione del suo cliente...
Teatro Incontro - Via Caprilli 33, Pinerolo (TO)
Ore 21,00 Ingresso € 10,00
per Info e prenotazioni Telefono: +39 360 77 19 93 | Email progettovista2024@gmail.com
“In difesa del fratello Caino” di e con Alice Corni,
uno spettacolo la cui genesi creativa si fonda sulla rielaborazione di un lutto personale, sublimato in una storia allegorica che oscilla con agilità tra sferzante ironia e commozione.
...È il giorno del giudizio. Nella Valle di Josafat si apre il processo per il primo crimine commesso nella storia dell’umanità: l’assassinio di Abele per mano del fratello Caino.
Appare Adamo, prologo dell’atto d’accusa, che narra la tragica vicenda per poi lasciare la parola all’avvocato della difesa. Dopo una breve arringa iniziale, l’avvocato accompagna i signori della corte, il pubblico, in un percorso dialettico atto a raggiungere l’assoluzione del suo cliente...

LO SPETTACOLO
In difesa del fratello Caino è un virtuosismo per attrice sola: tutti i personaggi sono interpretati da un’unica performer.
Il carattere dello spettacolo leggero e ironico cela, attraverso, allegorie raffiguranti, le dinamiche e i pensieri di una persona che, subendo un lutto o un grave trauma, tende a sentirsi in colpa. Il finale dello spettacolo incarna il perdono, raggiungendo un tono delicato e poetico che scioglie i tratti comici mantenuti per tutta l’esibizione.
Alice Corni
Nel 2008, consegue, alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, il diploma di attrice. Appassiona all’ambito della pedagogia teatrale lavora con Eugenio Allegri e Carlo Boso sulla commedia dell’arte in seguito, sotto la direzione del maestro Anatolji Vasiliev, scopre la tecnica del lavoro in Etjude e la ricerca pedagogica russa (metodo Stanislavskij e Knebel). In tale periodo incontra il regista Giacomo Veronesi con il quale intraprende una ricerca sulle dinamiche sceniche e sui principi delle discipline performative entrando in contatto con contesti artistici internazionali realizzando progetti ed eventi in diversi teatri e spazi alternativi a Parigi, Tallin, Edimburgo e Tel Aviv. Interessandosi al metodo Strasberg incontra Paolo Antonio Simioni, con il quale imparerà la tecnica degli steps per l’interpretazione dei personaggi.
Scrive per il teatro testi commissionati e spettacoli di propria produzione e lavora come regista e pedagoga teatrale. È fondatrice e direttrice artistica dell’associazione Avvenimenti.
In difesa del fratello Caino è un virtuosismo per attrice sola: tutti i personaggi sono interpretati da un’unica performer.
Il carattere dello spettacolo leggero e ironico cela, attraverso, allegorie raffiguranti, le dinamiche e i pensieri di una persona che, subendo un lutto o un grave trauma, tende a sentirsi in colpa. Il finale dello spettacolo incarna il perdono, raggiungendo un tono delicato e poetico che scioglie i tratti comici mantenuti per tutta l’esibizione.
Alice Corni
Nel 2008, consegue, alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, il diploma di attrice. Appassiona all’ambito della pedagogia teatrale lavora con Eugenio Allegri e Carlo Boso sulla commedia dell’arte in seguito, sotto la direzione del maestro Anatolji Vasiliev, scopre la tecnica del lavoro in Etjude e la ricerca pedagogica russa (metodo Stanislavskij e Knebel). In tale periodo incontra il regista Giacomo Veronesi con il quale intraprende una ricerca sulle dinamiche sceniche e sui principi delle discipline performative entrando in contatto con contesti artistici internazionali realizzando progetti ed eventi in diversi teatri e spazi alternativi a Parigi, Tallin, Edimburgo e Tel Aviv. Interessandosi al metodo Strasberg incontra Paolo Antonio Simioni, con il quale imparerà la tecnica degli steps per l’interpretazione dei personaggi.
Scrive per il teatro testi commissionati e spettacoli di propria produzione e lavora come regista e pedagoga teatrale. È fondatrice e direttrice artistica dell’associazione Avvenimenti.